Subito a sud del quartiere di Acradina iniziava la via Elorina che, prima di attraversare tutta la pianura costiera coltivabile e raggiungere la cittadina di Eloro, passava vicino al villaggio di Polichne, posto su un rilievo dominante il porto grande, tra i fiumi Anapo e Ciane. Presso la biforcazione delle vie per Eloro e Acre, si trova il tempio di Zeus Olimpio la cui costruzione fu affidata alle stesse maestranze che avevano realizzato il tempio di Apollo in Ortigia. L’edificio però mostra una soluzione delle difficoltà evidenziate nell’Apollonion, con una maggiore estensione dell’edificio in lunghezza.
Un archivio di Stato
Come il tempio di Apollo, l’Olympieion aveva una peristasi di 6 x 17 colonne monolitiche, un doppio colonnato frontale, la cella preceduta da un pronao e seguita da un adyton. Nel suo interno erano custodite le liste dei cittadini di Siracusa.
La via sacra verso Eloro
Dopo aver oltrepassato il fiume Ciane, presso le cui sorgenti si trovava un santuario dedicato alla ninfa Ciane, che tentò di ostacolare Ade nel rapimento di Core e per punizione fu trasformata in fonte, la via costiera si dirige verso la città di Eloro ricca di santuari. Anche se mancano notizie storiche sulla fondazione di Eloro, i ritrovamenti archeologici hanno mostrato l’esistenza di una cittadina greca già alla fine dell’VIII secolo a.C. Eloro aveva dimensioni modeste e occupava una bassa collina a forma di testuggine presso la foce del fiume omonimo, l’odierno Tellaro.
Un teatro fuori le mura
Sulle pendici sud della collina, fu ricavato nella roccia un teatro, in gran parte distrutto da un canale di bonifica del Tellaro di epoca fascista. L’edificio, datato alla fine del III secolo a.C., è uno dei pochi teatri extraurbani della Sicilia.
Una città sacra a Demetra
Eloro presenta un’urbanistica irregolare impostata su una strada che assecondava l’andamento del terreno e che costituiva l’asse principale dell’insediamento, congiungendo le due porte urbiche, poste a sud e a nord-ovest. Nella parte meridionale della collina era un santuario del IV secolo a.C., con un piccolo tempio dedicato a Demetra, delimitato da un grande portico con colonnato dorico. Un altro santuario dedicato a Demetra e Core si trovava a nord, immediatamente al di fuori della città. Eloro acquistò subito una grande importanza per il controllo del territorio e per i contatti e gli scambi commerciali con le popolazioni indigene che vivevano nell’entroterra.
Il boom economico di Monte Finocchito
Grazie ai contatti con i Greci stanziati a Eloro, l’insediamento indigeno di Monte Finocchito, posto lungo la valle del fiume Tellaro, conobbe un periodo di grande prosperità. Il sito fu abbandonato in coincidenza con la fondazione di Acre nel 663 a.C.